Comprare casa a Pavia

HOME BLOG Comprare casa a Pavia: per la Generazione Z un sogno (quasi) irraggiungibile Andare in pensione a 70 anni e diventare proprietari di casa soltanto a cento: non è una provocazione, ma lo scenario delineato dalla ricerca “I giovani e la casa 2025” realizzata da Ener2Crowd, la piattaforma italiana leader negli investimenti sostenibili. Energia Finanziaria 💡 Fai lavorare i soldi, tu vivi la tua vita! Su Energia Finanziaria trovi idee, strategie e strumenti per imparare a gestire il denaro in modo semplice e consapevole. Non serve essere esperti di finanza: con consigli chiari e pratici puoi trasformare le tue finanze in una risorsa che lavora per te. L’obiettivo? Costruire passo dopo passo la tua indipendenza economica e liberare tempo ed energia per ciò che davvero conta nella tua vita. Una sfida per i giovani Per un trentenne della Generazione Z – magari neolaureato o entrato da poco nel mondo del lavoro – acquistare un appartamento a Pavia rappresenta una vera e propria maratona finanziaria. Secondo i calcoli di Ener2Crowd, sarebbero necessari 72 anni di risparmi per riuscire a mettere da parte i soldi sufficienti. Un tempo circa tre volte più lungo rispetto a quello richiesto ai loro genitori. Il quadro migliora solo in parte per chi riesce a ottenere un mutuo: in questo caso servono comunque 55 anni di risparmi, a condizione di avere tutte le garanzie richieste dalle banche (contratto stabile, busta paga e un acconto iniziale). La stima si basa su dati ISTAT relativi a redditi e prezzi immobiliari: a Pavia il reddito medio si aggira intorno ai 1.920 euro al mese, con una capacità di risparmio annuale media di circa 3.460 euro. Di fronte a un appartamento tipo da 100 metri quadrati dal valore medio di 250.000 euro, il calcolo è presto fatto: senza sostegni esterni, la strada per l’acquisto si allunga a dismisura. Per una coppia con due redditi gli anni di risparmio si riducono quasi della metà, ma restano comunque altissimi rispetto agli standard del passato. Perché comprare casa è diventato così difficile Rispetto a vent’anni fa, accedere alla proprietà immobiliare è molto più complesso. Le ragioni principali sono: Salari stagnanti e precarietà lavorativa, che limitano la possibilità di accendere un mutuo. Prezzi immobiliari in crescita, alimentati dalla forte domanda di alloggi per studenti universitari e professionisti legati al polo sanitario pavese. Un sostegno importante arriva dal Fondo di Garanzia Prima Casa, che nel 2024 ha permesso a circa 80.000 under 36 di ottenere finanziamenti fino al 100% del valore dell’immobile. Tuttavia, il vero aiuto rimane quello familiare: in Italia il 64% degli under 40 non è ancora proprietario, e quasi un milione di giovani non riesce nemmeno a pensare all’acquisto. Tra chi ce l’ha fatta, ben il 32% lo deve all’appoggio economico dei genitori. Confronto con altre città italiane Se a Pavia la situazione è complicata, altrove diventa addirittura proibitiva. A Milano, per esempio, un giovane impiegherebbe 147 anni a risparmiare la cifra necessaria senza mutuo, e 141 anni anche con il supporto del finanziamento. Non va meglio nelle altre grandi città: Roma: 101 anni senza mutuo, 87 con mutuo. Firenze: 95 e 79 anni. Bolzano: 89,9 anni. Bologna: 85,5 anni. Monza e Brianza: 83,3 anni. Venezia: 82,4 anni. Torino: 81,7 anni. E la lista continua con Trento, Brescia, Bergamo, Rimini, Genova e Trieste, tutte con tempi superiori ai 70 anni. Un confronto con il passato rende ancora più evidente la sproporzione: negli anni Settanta un operaio con uno stipendio medio di circa 50.000 lire al mese – equivalenti a poco più di 500 € di potere d’acquisto odierno – riusciva a comprarsi un appartamento in 15-20 anni di lavoro. Oggi, con redditi medi attorno ai 1.500 € al mese, per lo stesso obiettivo servono anche 70 anni di risparmi a Pavia e oltre 140 anni a Milano. In mezzo a questi numeri c’è la vera differenza: non sono cresciuti troppo poco i salari, sono cresciuti troppo i prezzi delle case. Condividi Facebook Twitter Linkedin Telegram Pinterest WhatsApp Categorie Economia (3) Immobili (1) Mindset (1) Uncategorized (1) Post Recenti Immobili Mercato Immobiliare Italiano 2025 August 30, 2025 Mindset Non sei in Ritardo August 30, 2025 Economia Lavoro 2030 August 26, 2025
Mercato Immobiliare Italiano 2025

HOME BLOG Mercato Immobiliare Italiano 2025: Trend, Città, e Spunti per la Finanza Personale Una mappa a tutto tondo tra prezzi e città: scopri chi paga di più (e chi ci guadagna meno) in affitto e in acquisto. Un viaggio nel mercato immobiliare italiano del 2025 tra affitti alle stelle e compravendite in ripresa: da Milano alla Calabria, passando per le città più care e quelle più accessibili, scopri dove costa di più — e dove ci sono ancora occasioni Energia Finanziaria 💡 Fai lavorare i soldi, tu vivi la tua vita! Su Energia Finanziaria trovi idee, strategie e strumenti per imparare a gestire il denaro in modo semplice e consapevole. Non serve essere esperti di finanza: con consigli chiari e pratici puoi trasformare le tue finanze in una risorsa che lavora per te. L’obiettivo? Costruire passo dopo passo la tua indipendenza economica e liberare tempo ed energia per ciò che davvero conta nella tua vita. 1. Panorama Generale: Affitti e Vendite A luglio 2025, il canone medio nazionale per gli affitti si attesta a 14,40 €/m², per una crescita del +7,22% rispetto allo stesso mese del 2024. I prezzi richiesti per la vendita, invece, si aggirano sui 2 113 €/m², in aumento di +2,92% su base annua. Negli ultimi sei mesi, gli affitti sono cresciuti di oltre il doppio rispetto alle compravendite: +5,5% contro +2,1%. Complessivamente, i grandi centri urbani perdono slancio in termini di domanda di affitto (con un calo vicino al 21%), mentre la vendita di immobili continua a crescere decisamente (circa +14%). 2. Disparità Regionali e Urbane Affitti Sul fronte delle locazioni, il divario territoriale è netto. In Valle d’Aosta i canoni richiesti sono i più elevati del Paese: sfiorano i 20 €/m² e, nei primi sei mesi del 2025, hanno messo a segno un ulteriore +2,6%. È un mercato sostenuto dalla vocazione turistica e da un’offerta strutturalmente limitata, che tende a mantenere i prezzi in alto. Milano resta il riferimento “premium”: l’affitto medio è attorno a 22,5–22,6 €/m² e, pur con una lieve flessione su base annua, continua a guidare la classifica davanti a Firenze, oggi nell’area dei 21–22 €/m² e in progresso rispetto al 2024. Subito dietro si muovono Bologna, Roma, Venezia e Napoli, con livelli via via decrescenti. Agli antipodi della scala, Palermo e Catania restano le piazze più accessibili, con medie nell’intorno di 9–9,5 €/m². In breve: la geografia degli affitti racconta un Nord-Centro teso e un Mezzogiorno ancora relativamente abbordabile. Vendite Anche sul mercato delle compravendite le differenze sono marcate. A livello regionale, il Trentino-Alto Adige è stabilmente l’area più cara: a luglio 2025 il prezzo richiesto medio ha toccato 3.556 €/m², mentre all’estremo opposto la Calabria si è fermata a 950 €/m², minimo nazionale. Questo “gradiente” Nord-Sud è una costante dell’ultimo ciclo immobiliare italiano. Scendendo nelle città capoluogo, Milano continua a fare corsa a sé: i valori medi richiesti in vendita oscillano tra 5.100 e 5.500 €/m², con il dato puntuale di 5.540 €/m² a luglio 2025. Subito dietro troviamo Venezia, Bolzano e Firenze, intorno a 3.3–4.6 mila €/m² a seconda dei segmenti e delle fonti; Roma ha superato la soglia dei 3.600 €/m² e ha aggiornato i massimi del biennio. Questi numeri riflettono mercati profondi e liquidi, dove domanda interna e investimenti continuano a sostenere i prezzi. Uno sguardo alle province conferma il quadro: le più costose sono Bolzano (4.505 €/m²), Milano (3.601 €/m²), Lucca (3.220 €/m²) e Savona (3.094 €/m²); in coda alla classifica compaiono Biella (circa 612–620 €/m²), Caltanissetta (643 €/m²) e Isernia (676 €/m²). È una fotografia che mette in evidenza nicchie lusso e località turistiche ad alta richiesta, a fronte di aree dove il valore al metro quadro resta ancora molto competitivo. 3. Le Città “Costose” e “Convenienti” nella Quotidianità Affitti per stanza (posto letto) Milano è la città più cara anche per le stanze singole, con un costo medio di 732 €/mese, specialmente nei quartieri Quadronno-Palestro-Guastalla (846 €/mese). Seguono Bologna (632 €), Firenze (606 €), Roma (575 €). All’estremo opposto, Chieti è la città più economica, con appena 228 € al mese, seguita da Catanzaro (243 €), Foggia (249 €). In alcune città – Venezia, Genova, Roma, Ferrara, Bergamo – la domanda di stanze è in forte crescita (fino al +77%!). Un fenomeno interessante riguarda il “tasso di sforzo” legato all’affitto: a Firenze, le famiglie spendono fino al 48% del reddito mensile per l’affitto; Napoli è al secondo posto con il 47%, mentre Milano è al 40%. 4. Previsioni 2025 Nel 2025 si attende una crescita media nei prezzi di vendita a Milano di quasi il 6%, con i canoni d’affitto in aumento del +4,3%. Nella Capitale, invece, si prevede una crescita del +2,6% nelle vendite e del +4,4% negli affitti. Genova, Bologna e Verona dovrebbero registrare incrementi nelle vendite del 8,4%, 7,8% e 7,6% rispettivamente. Sul fronte degli affitti, gli aumenti più intensi attesi a Torino e Napoli: +8,1% e +8% Condividi Facebook Twitter Linkedin Telegram Pinterest WhatsApp Categorie Economia (3) Immobili (1) Mindset (1) Post Recenti Immobili Elementor #789 August 30, 2025 Mindset Non sei in Ritardo August 30, 2025 Economia Lavoro 2030 August 26, 2025